Vent’ anni fa usciva sul mercato il gioco The Sims. Ve lo ricordate ? Uscito nel 2000, all’alba del nuovo millennio era una novità assoluta: il primo videogioco di simulazione (da qui il nome) distribuito da EA Games, capostipite della famiglia dei “software games”. Giochi senza una conclusione e un vincitore, dove l’unico scopo era la simulazione della vita vera quanto più realistica possibile. Un gioco che dava e da la possibilità di vivere in tutto e per tutto una realtà parallela; una Second Life in cui realizzare i propri sogni. Qualcuno si è trasformato in un famoso DJ, altri in appassionati del fashion world: rispetto al semplice look t-shirt & jeans del primo capitolo, oggi gli outfit dei Sims sono firmati Versace, Max Mara, Bottega Veneta e via dicendo.
Tutto merito dei “virtual” designer, che ricreano i look visti alle fashion week “vere” e gli item più cool del momento. Come ad esempio @idsims, che si definisce “The Sims 4 CC Creators”, e che realizza e pubblica dei look pazzeschi: dalle tracksuit dei principali brand di streetwear (Adidas, Nike) alle t-shirt di Fiorucci, ai set di Versace, alla it-bag di Dior e gli iconici sandali di Bottega Veneta, senza dimenticare il mondo beauty. The Sims ha pensato anche alle modelle: dal gioco sono nate le Simstigrammers, influencer virtuali che pubblicano le loro foto e stories su account Instagram reali. Una delle più famose è @skinnycleo.
In questo momento di crisi, la realtà virtuale si sta confermando un’ottima alternativa per l’industria della moda, come dimostra la scelta di trasformare Tokyo e Shanghai nelle prime fashion week interamente digitali. Pioniere in questo campo è stato Louis Vuitton che lo scorso anno, per il gioco online League of Legends, aveva realizzato outfit per i giocatori con tanto di baule per trofei (articolo qui).