Le passerelle non mentono! Tra le ultime tendenze che hanno strizzato l’occhio al passato, torna anche quella del Tie-dye. Sono tantissimi i brand dell’high fashion che hanno portato in sfilata questa coloratissima fantasia per la stagione primavera-estate 2019: Dior, Stella McCartney, MSGM, Proenza Schouler, Prada e N’21 sono alcuni dei nomi più noti che hanno reinterpretato questo trend con nuove tecniche e sapienti lavori di styling.
Con tempismo più che prevedibile, anche i colossi del fast fashion e i marchi con fasce di prezzo più accessibili, da Asos a Bershka e così via, ci offrono la possibilità di riempire il nostro guardaroba con coloratissimi indumenti tie-dye.
Senza allontanarci troppo dal Fashion System, anche le star sembrano adorare la filosofia e l’effetto visivo che caratterizzano questo stile, come ci ha recentemente dimostrato Taylor Swift che è salita sul palco del iHeartRadio Wango Tango con un total look tie dye e sneakers arcobaleno, per celebrare e difendere i diritti della comunità LGBT.
In effetti, questa ondata tie dye sta coincidendo felicemente con il pride month e sta contribuendo a trasformare il mese di Giugno nel mese del colore, della libertà espressiva e dei movimenti giovanili, aspetti che sono storicamente legati a questa fantasia.
Il motivo “tie & dye” (letteralmente “annoda e tingi”) prende il nome dalla sua tecnica di tintura, che risale a periodi storici molto più remoti di quelli che possiamo immaginare. Pare infatti che questa modalità di colorazione degli abiti esistesse già presso le civiltà precolombiane e che col tempo si sia diffusa contemporaneamente presso tribù africane, indiane e in Giappone, dove tecniche di tintura affini a questa nacquero all’incirca verso l’ottavo secolo.
Dalle sue origini il tie-dye ha tratto e mantenuto tutta la sua aurea mistica e psichedelica, ma a renderlo famoso sono stati indubbiamente gli anni ’60. Nonostante una sua innegabile ricomparsa nella moda degli anni’90, sono proprio gli anni della subcultura hippie e delle rivolte giovanili ad aver reso lo stile tie-dye carico di tutta la simbologia che gli viene attribuita tutt’oggi: vivacità, energia, creatività, sregolatezza e imprevedibilità. D’altronde delle macchie di colore su un tessuto annodato che danno esito a risultati ogni volta diversi, unici e irripetibili non possono che essere l’emblema di una moda libera di esprimersi e di evolversi.