Nata il 3 novembre 1949 a Londra, Anna Wintour compie oggi 71 anni. Per chi non lo sapesse stiamo parlando della più autorevole figura nel mondo della moda: la direttrice di Vogue infatti mantiene impareggiabile ed ineguagliabile la sua veste da ben 32 anni. La fama che la precede la dice lunga su di lei, basti pensare al suo soprannome è “Nuclear Wintour”. Ma facciamo un passo indietro e scopriamo chi è la temuta regina di Vogue.
Ad ingigantire l’alone creatosi intorno alla sua figura fu senza dubbio l’uscita prima del romanzo e poi del film Il diavolo veste Prada. L’autrice Lauren Weisberger, ex segretaria di Anna Wintour, si ispirò proprio alla sua esperienza lavorativa in Vogue nella realizzazione del suo romanzo. Vien da sé che l’algida e temibile direttrice Miranda Priestly altro non è che l’alter ego della Wintour.
Lei infatti non ha mai fatto segreto della sua ineluttabilità nel lavoro, definendosi come “una persona molto esigente, i cui standard elevati non mancano di mettere in crisi i suoi dipendendo facendoli sprofondare in un stato di inadeguatezza e incompetenza“. Ma non le interessa lo scenario glaciale creatosi intorno, e l’ambizione è senza dubbio una delle caratteristiche della Wintour.
La figura mitologica di Anna Wintour sicuramente è una delle più riconoscibili e caratterizzate. I trend si susseguono, passano e ritornano di nuovo, ma la signora della moda rimane fedele a sé stessa, con l’iconico taglio bob color dai riflessi color miele, frangia imperturbabile e lo sguardo coperto dai grandi occhiali da sole Chanel. Per quanto riguarda il guardaroba, la signora della moda indossa sempre abiti o gonne dalla vestibilità abbastanza aderente. Ha tenuto sempre a smontare uno dei più grandi miti nel mondo della moda, quello che reputa cool un outfit total black dalla testa ai piedi, optare per fantasie floreali, geometriche e optical dai colori sgargianti ed accostamenti audaci. Amante delle pellicce, la Wintour è stata spesso presa di mira dalle associazioni ambientaliste per questa sua passione. Da oltre 20 anni invece la direttrice indossa lo stesso modello di sandali color carne firmati Manolo Blahnik.
