Largo agli stilisti giovani e originali. Largo a Calcaterra. Finora il brand aveva partecipato alla Milano Fashion Week solo con delle presentazioni. In questa prima sfilata ha dato prova di grande personalità, mettendo ancora più in luce lo stile estremamente particolare che da sempre contraddistingue il brand.
Come spiega lo stesso Daniele Calcaterra, il direttore creativo, la maison “vive di una sua contemporaneità, che a volte non è in linea con le tendenze, ma con il mio personale modo di intendere e onorare la bellezza, la modernità di una donna”. Proprio così.
La collezione si ispira alle opere di Richar Serra, scultore americano particolarmente abile nello scomporre e reinventare proporzioni. Da qui lo spettacolo della nuova collezione, nella quale colore, materia e forma seguono una loro idea, imprevedibile e diversa da tutto quello che si è visto sulle passerelle.
I pantaloni si gonfiano come vele, si aprono, enfatizzano un’ampiezza che trasmette, appunto, la sensazione tesa e inebriante dei tessuti abitati dal vento.
Un’ampiezza in contrasto con giacche dal vitino strizzato, nuove e ammiccanti. Il tessuto passa dalla scultura alla geometria, e dalla geometria alle lavorazioni raffinate: crêpe, ricami in angora, mohair su mikado e seta, che armonizzano forma svasate, a uovo e a matita.
I colori sono blu scuro, nero, bordeaux, cammello, bianco, marrone. Tra gli accessori must: ankle boots, stivali, slipper a punta, stringate, guanti e tracolle. Le parole chiave sono sobrietà, eleganza e sperimentazione.