La sfilata Primavera-Estate 2021 di Balmain, si è aperta svelando un setting insolito curato da Olivier Saillard. Maxi schermi LCD sono stati installati sulle file dei front row e proiettavano le immagini degli invitati, che non potendo partecipare ma hanno scelto di essere digitalmente presenti attraverso le tv. Musica a effetto e discorsi in francese narrati, da quella che è sembrata, dalla voce di Pierre Balmain, il fondatore della maison.
Un omaggio in tutto e per tutto alla figura del couturier francese, che Olivier Rousteig, l’odierno Direttore Creativo di Balmain, ha voluto ricordare. “Questa maison, come ripeto spesso, ha l’ottimismo e l’audacia incorporati nel suo DNA. Non dimentichiamo mai che 75 anni fa, Pierre Balmain era disposto a fare una scommessa audace. Dopo anni di guerra, occupazione e sofferenze, era pronto a partire e ha fondato la sua casa di moda durante un periodo instabile di carenze, tensioni e difficoltà subito dopo la liberazione della Francia. Era giovane, audace e convinto nell’aspettare giorni migliori. E la sua energia, audacia e ottimismo ha contribuito a garantire che questo brand fosse una delle forze che hanno contribuito a riportare Parigi alla suo posto come capitale mondiale della moda.”
E l’omaggio è proseguito introducendo nuovamente lo storico monogramma PB come stampa all over, dai cappotti agli accessori, con l’uso dei cristalli (circa due milioni e in parte riciclati) esattamente alla maniera di Pierre. La giacca DB, il tipo blazer doppiopetto con bottoni dorati è abbinata a shorts da motociclista, le giacche con spalle a pagoda, altro trademark della maison si susseguono in una palette che spazia dai toni neutri come grigio e nero, fino alla proposte a “evidenziatore”, in colori fluo come lime e fuchsia.
Insieme a queste giacche da divisa urbana, si accompagnano pantaloni a zampa extra-long molto Settanta, così come il resto della collezione è invece ammantata di American Culture, come per le uscite total denim (sostenibile) che ricordano la scena street di una Brooklyn degli anni ’90.
Ad aprire lo show le top model iconiche della maison: Amalia, Axelle, Barbara, Charlotte, Sonia e Violeta Sanchez e la rivelazione di un nuovo progetto con Apple, una piattaforma streaming chiamata Signature. Curata da Rousteing e dagli editor di Apple Music è fondata sui temi dell’identità, dell’empowerment e dell’appartenenza. La playlist Signature, che include artisti come Depeche Mode, The Weeknd e molti altri, farà da colonna sonora per ogni Balmain-moment. Olivier la aggiornerà ad ogni evento, con l’idea di avvicinare il marchio sempre di più ai suoi fan più giovani.