Ieri 15 giugno, sul profilo personale di Olivier Rousteing è stata annunciata l’ apertura di uno “showroom virtuale” che ospiterà la collezione Balmain Cruise. Un avatar 3D del designer, presente nello showroom, farà da guida ai visitatori in questo viaggio virtuale, ma non solo : sarà una experience dalle caratteristiche “umane”, il designer infatti ha registrato la sua voce per la narrazione e le sue parole sono state scelte con cura per trasmettere emozioni allo spettatore.
Cosi sulle note di una delle canzoni di Michael Jackson, le modelle (virtuali) ballano vestite con i capi della collezione, mentre il tutto si svolge dentro il magnifico flagship store parigino della maison (digitalizzato) che galleggia su uno specchio d’acqua. Stiamo parlando della 44 Rue François-1er, l’hotel particulier, dove Pierre Balmain ha fondato la sua casa di moda nel 1945 e oggi ospita una boutique della Maison e alcuni suoi uffici.
All’ interno dello showroom virtuale i visitatori possono infatti “scoprire la collezione a 360 gradi e apprendere la narrazione dietro la collezione“, ha affermato Olivier Rousteing, il designer ci teneva in modo particolare a rivelare l’umanità dietro le collezioni, intervallando frame virtuali con filmati di sarte e ricamatrici che lavorano duramente a casa.
L’incursione di Rousteing in questa nuova realtà informatica sembra una mossa naturale per il designer. Negli ultimi mesi è stata una presenza irrefrenabile sui social media, condividendo le sue routine di danza personali e, quando si tratta di lavoro, anche molti dei suoi schizzi. Rousteing è stato anche uno dei primi designer a prosperare davvero su TikTok. Ci ricordiamo quando aveva impressionato i suoi follower con un clone di se stesso che era in grado di drappeggiare abiti ad alta velocità. Ora Rousteing sta portando quell’approccio giocoso e personale all’interno di Balmain. Forse anche altri lo seguiranno.
