Nell’ era dei social e del fashion system non è da stupirci se ormai è abitudine vedere intorno a noi sempre più persone che rincorrono la filosofia dell’ apparire che dell’ essere. Se fino a qualche anno fa solamente le fashion influencer o le persone nel mondo della moda amavano coprirsi e vestirsi di loghi, ormai è abitudine vedere anche nei luoghi comuni sempre più persone vestite con le griffe. Vi è proprio il fenomeno della Logo Mania.
Non a caso uno dei trend dell’ autunno/inverno 2019 vede proprio al centro questa nuova filosofia di vita. Se all’ inizio era solitamente associato al mondo dello street wear, ora la logo mania ha fatto il suo ingresso anche nelle case di moda di lusso. Pensiamo soprattutto in primis a Gucci che ne ha fatto il suo marchio di fabbrica negli ultimi anni con il designer Alessandro Michele, per poi vedere Fendi,Versace, Louis Vuitton, Dior, Moschino, Dolce & Gabbana e persino Alberta Ferretti. Brand dai quali sotto sotto non ce lo saremmo aspettati.
Ma non fermiamoci qui. Persino il social network per eccellenza Instagram ha creato filtri per i selfie con i loghi. Sempre in primis Gucci e ora anche quello di Louis Vuitton. Il successo del ritorno dei loghi in passerella e nelle collezione di moda va letto soprattuto come desiderio di appartenenza. Uno status da mostrare e rivendicare su Instagram.
Vi state chiedendo che mai comprare un capo simile? La risposta è semplice, il logo rende ruba anche il capo più elegante.Un trend che si adatta facilmente a tutti i guardaroba, da quello più posh a quello smaccatamente streetwear.
Insomma, è arrivato il momento di abbracciare gli anni ‘80 e di lasciar perdere il minimalismo. D’altronde, se anche è vero che spesso less is more, è altrettanto vero che, come diceva Frank Lloid Wright, «Less is more when more is no good».