La collezione di debutto dell’artista ha decisamente aperto con il botto la Paris fashion week.
La sera del 20 Giugno, Pharrell Williams, l’imprenditore, musicista e adesso ufficialmente designer di successo, ha inaugurato la settimana della moda di Parigi con la sua attesissima sfilata di debutto per Louis Vuitton. Se la mission era non deludere le aspettative, possiamo dire che Pharrell ha portato a casa un risultato notevole, c’è infatti chi dice che la sfilata di LV sia stata l’apice dell’artista.
Succedendo al defunto Virgil Abloh, al quale sono stati dedicati diversi tributi e ringraziamenti lungo tutto il corso dell’evento, il cantante ha messo su uno spettacolo dalle dimensioni imponenti e ha portato in passerella una collezione di cui ancora si parla a distanza di due giorni. Qualcuno ha pensato bene di definirlo il Phashion show, per la grandezza e lo stile estremamente caratteristico dell’artista, che ha saputo amalgamare la sua visione contemporanea di moda menswear con i codici più importanti e iconici della maison di lusso.
Tra vestibilità street e loose sublimate da dettagli sartoriali e pattern complessi e accessori opulenti come occhiali di design e nuove borse LV, la men’s Spring summer 2024 rappresenta proprio un sogno lucido di Pharrell.
Nonostante l’entità dell’evento possa sembrare un po’ too much to handle, tutto quello che c’è da sapere della sfilata SS24 di Vuitton è riassumibile in 5 punti.
- Le Scarpe
Partiamo dal pezzo forte. Un aspetto della sfilata che ha sicuramente catturato l’attenzione sono proprio le calzature, accessorio essenziale che è chiaramente in cima all’agenda della SS24. L’incredibile gamma di sneaker di Louis Vuitton, coloratissime e lussuose, che hanno dominato il fashion show, ci fa intuire Pharrell continuerà da dove Virgil Abloh si era interrotto quando si tratta di look ispirati allo skate, oltre a rimarcare la tendenza dell’alta moda di rendere la comodità delle sneakers un concetto sempre più sofisticato. Hanno fatto la loro inaspettata entrata in scena anche delle soffici pantofole a stivaletto con tanto di con monogramma LV all over.
Visualizza questo post su Instagram
- Celebrites
il debutto in passerella di Williams è stato ovviamente completo non solo di un team di modelle d’eccezione ma anche una serie di ospiti famosi tra cui Beyoncé, che troneggiava in front row, Jay-Z, Tyler, the Creator, Zendaya, Mahmood, Jaden Smith e ovviamente Rihanna, protagonista della campaign della collezione.
Visualizza questo post su Instagram
- Performance
Già dall’invito all’evento ideato come una cartolina, si poteva intuire che nei progetti di Pharrell Williams ci fosse molto più che una sfilata di debutto. L’artista ha infatti annullato i confini tra moda e intrattenimento, con tanto di coro gospel che eseguiva dei brani scritti da lui stesso appositamente per l’evento, una band di supporto e una sua esibizione dal vivo.
Visualizza questo post su Instagram
- Giacche, giacche, giacche!
Pezzi indimenticabili della collezione per le loro caratteristiche e i loro dettagli originali sono indubbiamente le Giacche, spesso abbinate a pantaloncini in coordinato. Non mancano le Varsity Jacket, giacche in pelle e alcune dal taglio più classico, fino a quelle più vistose con scritte in stile cinematografico come “The Louis Vuitton Lovers Presents” o “L.V. Overs”, motivo che strizza l’occhio allo slogan “Virginia is for Lovers”, con l’intento di rendere omaggio allo stato in cui l’artista è nato.
Visualizza questo post su Instagram
- Il “Damoflage”.
La tela Damier firmata Louis Vuitton è stata la chiave della collezione di debutto di Pharrell, resa ad alta visibilità in nero e giallo a contrasto (un classico trucco grafico della maglietta della BBC) o digitalizzata in un camuffamento a blocchi che Pharrell ha definito “Damoflage”. Il “Damoflage” è una nuova stampa che fonde l’eredità Damier Patten di Louis Vuitton con il camouflage. In quanto tale, il nuovo modello rimanda a uno stile grafico quasi a 8 bit che riveste diversi articoli della collezione.
Visualizza questo post su Instagram
A quanto pare si tratta di un’evoluzione di un modello utilizzato frequentemente dai marchi di Pharrell, come Billionaire Boys Club, a sua volta ispirato a BAPE, l’impronta streetwear pionieristica fondata dall’amico di Pharrell, NIGO.
