Qualcuno di voi forse ha già sentito parlare del nuovo modello del Dyson Supersonic. Chi non conosce questo nome magari starà pensando a un razzo della NASA, e non siamo così lontani dalla realtà. Tecnicamente, parliamo di un phon. Ma il Dyson Supersonic è molto più di un phon. È un amuleto magico, un gioiello, uno status symbol. Negli Stati Uniti è l’ultimo grido in fatto di hairstyling fai da te. Ovviamente non è uno strumento economico, ma per quanto mi riguarda si tratta di un investimento, che al signor Jason Dyson è costato 4 anni di lavoro e oltre 70 milioni di euro.
Dyson ha chiesto ai suoi 103 ingegneri di elaborare un phon che riuscisse a risolvere i tre problemi principali del classico asciugacapelli: pesantezza, rumore, calore eccessivo. Dyson ha dotato il suo asciugacapelli di un sistema di controllo intelligente del calore per evitare l’esposizione del capello a temperature eccessive. Con la tecnologia Air Multiplier invece si moltiplica il volume dell’aria aspirata nel motore producendo un getto veloce e mirato. Potete scegliere tra quattro livelli di calore, incluso il getto freddo, mentre con gli accessori magnetici – un beccuccio lisciante e il diffusore per i capelli ricci – è possibile asciugare e acconciare i capelli in un solo passaggio.
Il Dyson è un fulmine, otto volte più veloce rispetto a un normale phon: io ad asciugare i miei capelli ci metto 5 minuti. È silenzioso: la ventola di 13 pale invece che le solite 11 produce una frequenza acustica che va oltre l’intervallo percepibile dall’orecchio umano, anche grazie agli ammortizzatori acustici che circondano il motore. E, last but not least, è un piccolissimo, delizioso bijoux. C’è una vezzosissima versione fucsia, ma anche un più sobrio modello in grigio, e uno in bianco. Scommetto che molte di voi non riusciranno a farne a meno.