Se in passato la loro immagine era in maniera prevalente legata al mondo preppy, oggi il colletto è la prova che, in concomitanza con un universo moda decisamente proiettato nel futuro, è il nuovo trend che vuole ripercorrere la strada della semplicità. Quello dei materiali naturali come il cotone e il lino, quello del mondo artigianale, della passamaneria. Un immaginario che porta alla mente la biancheria da letto e la tovaglia handmade di una casa di campagna. È come aprire il baule della nonna, per ritrovare tanti piccoli tesori, che andranno a impreziosire i look di questo autunno/inverno 2020.
Per Gucci l’ispirazione parte dall’abbigliamento infantile, con creazioni che ricordano i grembiuli scolastici: colletti maxi rifiniti con pizzo, stondati o in velluto smerlati, da abbinare a gonne romantiche, o che spuntano su elaborati long dress da ‘gothic lolita’. Sapore rétro anche per Alberta Ferretti con colletti caratterizzati da doppie ruches e nastro allacciato a fiocco su camicie a righe dalle maniche a palloncino. Da Tory Burch i colletti sono appuntiti e lunghi fino alla vita. Un modello che va ancora più indietro nel tempo, proprio come Moschino che punta su baveri e gorgiere, portandoci nel 1700 alla corte di Maria Antonietta. Oppure c’è chi, come Erdem, ne coglie il lato più prezioso e sofisticato e decora i colletti con ricami e perle, trasformandoli in gioielli di tessuto, o come Valentino che propone il colletto su abiti sofisticati da grande soirée sotto forma di ruches.