L’ultimo brand a ridefinire il proprio business model è Valentino, che ha annunciato una nuova operazione di ridefinizione del proprio posizionamento. Questa prevede prima la rinuncia alle pellicce a partire dal 2022 e la chiusura della linea secondaria REDValentino a partire dal 2024. Un nuovo piano di business che si allinea con i valori portati avanti dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli.
I pilastri da seguire sono creatività, unicità, e inclusività, ma un occhio speciale va rivolto anche al rispetto per l’ambiente e a un approccio più etico. Queste le ragioni che portano alla chiusura a fine 2021 del reparto Valentino Polar dedicato alla produzione di pellicce con sede a Milano. È di proprietà del marchio di Piazza Mignanelli dal 2018. Dunque, a partire dall’autunno/inverno 2021 le collezioni saranno a tutti gli effetti fur-free. Ora l’obiettivo dell’azienda è di avanzare velocemente nella ricerca di materiali differenti e soluzioni alternative.
“Maison de Couture per noi significa creatività, unicità, intimità e mindset inclusivo. Il concetto fur-free è perfettamente allineato ai valori della nostra azienda. Stiamo avanzando velocemente nella ricerca di materiali differenti per le collezioni dei prossimi anni”, spiega Jacopo Venturini, CEO del brand.
Un altro importante passo consiste nella chiusura della sub-label REDValentino. La linea è rivolta a una clientela più giovane ed è diffusa attraverso proposte di prêt-à-porter con prezzi più accessibili rispetto alla prima linea. L’ultima collezione REDValentino, che include abbigliamento e accessori, sarà la Fall Winter 2023/2024. Le attività legate al business verranno sospese a partire dal 2024.
Le forze si concentreranno esclusivamente su un’unica etichetta che avrà il compito di rappresentare al meglio il significato di maison de couture. “La strategia nasce da un presupposto imprescindibile: Valentino è nata e continuerà a essere una maison de couture. Un luogo dove la maestria acquisita nel passato e ancora oggi un elemento fondante per disegnare scenari futuri,” continua Jacopo Venturini.
