LE BIRKIN DIVENTANO “METABIRKIN”

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Le Birkin di Hermés nell’Olimpo delle luxury bag occupano da sempre il primo posto. Non esiste rivoluzione all’interno della moda o delle tendenze che possa diminuire il loro straordinario fascino. Anzi, il mercato del vintage ha raggiunto per questi iconici oggetti del desiderio cifre astronomiche. L’ultima Birkin che ha fatto notizia – la più rara e costosa venduta su Vestiaire Collective – ha raggiunto una cifra di 112mila euro.

Così ambite che un artista digitale di Los Angeles, Mason Rothschild, pensato di creare e vendere una collezione di sole 100 MetaBirkin: le borse ispirate all’iconico modello Hermès nel metaverso.

Mason Rothschild ha introdotto le MetaBirkin sotto forma di NFT (Non-fungible Tokens), come parte di un progetto presentato all’Art Basel Miami, ma vediamo nel dettaglio come funziona questo meccanismo.

Cosa significa trasformare una borsa Birkin in un Non-fungible Token? Un NFT è essenzialmente “un certificato digitale unico, registrato in una blockchain, che viene utilizzato per registrare la proprietà di un bene come un’opera d’arte o un oggetto da collezione”. Sempre a patto che “l’opera” in sé sia originale.

Le borse digitali create da Mason Rothschild non sono assolutamente originali, eppure c’è stato chi si è rivelato pronto ad acquistarle. I prezzi sono saliti gradualmente alle stelle “fino a raggiungere quasi i reali prezzi delle vere Birkin”. Alcune vendite in criptovaluta avrebbero infatti toccato i 50mila euro.

La casa di moda Hermès ha già preso le distanze ed intrapreso le vie legali; un portavoce della maison ha dichiarato al Financial Times che “questi NFT violano la proprietà intellettuale e i diritti sul marchio, e sono un esempio di falsi Hermès riprodotti nel metaverso”.

Intanto molti altri brand come Nike e adidas già sono approdati nel metaverso.

 

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