Amazon e Salvatore Ferragamo contro i falsi online. Il colosso di Seattle e la prestigiosa maison fiorentina, hanno intentato due cause congiunte negli Stati Uniti (di preciso a Washington) contro quattro persone fisiche e tre giuridiche. Sono accusate di aver messo in vendita prodotti contraffatti a marchio Ferragamo nel negozio online di Amazon. Hanno violato la legge, le politiche dell’e-tailer e i diritti di proprietà intellettuale del marchio Ferragamo.
Amazon infatti vieta severamente la vendita di prodotti non originali sulle proprie piattaforme. Solo nel 2019, ha investito oltre 500 milioni di dollari (pari a circa 412 milioni di euro) per proteggere i clienti e i brand da frodi e abusi, compresa la contraffazione. I sistemi di controllo messi in atto dalla società comprendono costante controllo dei venditori e l’impiego di tecnologie avanzate per il riconoscimento automatico dei falsi. Oltre a tutti i programmi di cooperazione a protezione dei marchi, come Project Zero, Transparency e Brand registry. Non per altro, il 99,9% di tutti i prodotti visualizzati dai clienti su Amazon non ha ricevuto un valido reclamo per contraffazione. Lo scorso giugno, inoltre, il gruppo ha lanciato la sua “Counterfeit crimes unit”. Si tratta di un team globale dedicato a perseguire i presunti colpevoli attraverso il lavoro congiunto con le forze dell’ordine.
Anche Salvatore Ferragamo ha implementato negli anni una serie di misure anticontraffazione sia online che offline. Non solo a tutela dei propri clienti ma anche per preservare il valore del proprio marchio. Nel 2020 le attività di monitoraggio online hanno consentito di intercettare, bloccare e far rimuovere 3 milioni di profili illeciti. Ha fermato dai siti di aste online circa 94 mila inserzioni di prodotti contraffatti. E sempre lo scorso anno, sono stati quasi 240 mila i prodotti a marchio Ferragamo contraffatti sequestrati in tutto il mondo. Il gruppo ha inoltre intentato azioni legali contro centinaia di siti web illegali. Recentemente ha ottenuto un risarcimento di 2,8 milioni di dollari (2,3 milioni di euro).
«Le misure che abbiamo messo in atto con grande determinazione negli ultimi anni nella lotta alla contraffazione ci hanno permesso di raggiungere buoni risultati nella tutela del marchio», ha affermato l’amministratore delegato Micaela Le Divelec. «Il Made in Italy e la sua qualità basata su valori come ricerca, innovazione, sostenibilità e artigianalità sono per noi fondamentali. Proprio per questo il nostro impegno per salvaguardare il marchio e la nostra community di consumatori è massimo. L’azione congiunta con Amazon sottolinea come l’azienda porti avanti la lotta alla contraffazione con grande consapevolezza e decisione».