Dal 1 gennaio 2021, Charlotte Casiraghi, 34 anni, sarà la nuova ambasciatrice e portavoce Chanel. Ma non solo. La si vedrà protagonista nella campagna per la collezione Ready-to-Wear SS2021 creata da Virginie Viard. Gli scatti saranno realizzati a Monaco e portano la firma di Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin. La secondogenita di Carolina di Monaco è da sempre legata alla Maison, e dopo Karl Lagerfeld il percorso di collaborazione prosegue oggi con Viard.
Laureata in Filosofia, madre di due bambini, schiva e riservata, Charlotte Casiraghi è sempre stata fedele alla maison. Partecipa a numerosi eventi e spettacoli di Chanel, indossando regolarmente le creazioni della maison sin da piccola. Con una passione per la letteratura e la poesia, la principessa non solo è portavoce di Chanel ma anche presidente dei Rencontres Philosophiques de Monaco. Un’associazione da lei fondata nel 2015, la cui lo scopo è celebrare e promuovere la filosofia attraverso eventi mensili a tema. Charlotte inoltre nutre una vera passione per i cavalli. Ha preso parte a diverse gare di salto ostacoli, ed è anche la madrina della manifestazione internazionale delle gare di salto di Monte-Carlo.
Ma non finisce qui. La maison Chanel, Virginie Viard e Charlotte Casiraghi sveleranno a breve un progetto intitolato Les Rendez-vous littéraires rue Cambon (appuntamento letterario in rue Cambon). Nel corso del 2021 infatti, scrittrici e attrici illustreranno la loro prospettiva sul proprio lavoro o su quello di altre figure letterarie storiche o contemporanee, a tutte “le amiche della maison”. Questi incontri saranno trasmessi sul sito web e sui social network di Chanel. Il primo di questi appuntamento avrà luogo martedì 26 gennaio nei saloni di rue Cambon.
Charlotte non è la prima “royal” influencer. A Monaco Beatrice Borromeo presta il suo volto alla maison Buccellati. Mentre nel Regno Unito le aristocratiche legate a brand sono Kitty Spencer, nipote di Lady D, vicino a Bulgari e Lady Amelia Windsor che invece sostiene la moda etica e sostenibile.
