AUDREY HEPBURN, IL DOCUMENTARIO

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Da dove si comincia quando si vuole raccontare la vita piena e tumultuosa di Audrey Hepburn? Se sei Helena Coan, regista del prossimo docufilm “Audrey”, inizi con l’amore per il balletto dell’attrice premio Oscar. Per il suo progetto, la Coan ha collaborato con Wayne McGregor del Royal Ballet per la coreografia dei “ritratti danzati” della leggendaria protagonista di “Colazione da Tiffany”, intrecciandoli con filmati d’archivio mai visti prima e viaggi compiuti dalla Hepburn.
Nel documentario Francesca Hayward vestirà il ruolo di una giovane Audrey all’apice della sua fama, mentre la prima ballerina Alessandra Ferri affronta gli ultimi anni dell’attrice nel ruolo di ambasciatrice dell’UNICEF. Il compositore emergente Alex Somers ha scritto la colonna sonora, che rende omaggio ai film dell’età d’oro di Hollywood che hanno fatto della Hepburn una star. “La danza esalta il panorama emotivo di Audrey e porta un accresciuto senso di drammaticità e teatro al film, oltre a un ricco linguaggio visivo che non è stato ancora utilizzato nel documentario“, così Helena Coan ha spiegato le sue scelte creative durante la presentazione del trailer.

E mentre il balletto è sicuramente al centro del film, “Audrey” mette in luce anche l’aspetto di icona fashion dell’attrice. L’ex direttrice creativa di GivenchyClare Waight Keller, racconta nel film il ruolo della Hepburn come musa di Hubert de Givenchy, mentre John Loring di Tiffany & Co descrive il lungo rapporto del marchio con la star di Colazione da Tiffanycompreso il prestito del suo diamante giallo Tiffany da 128,54 carati. Dal punto di vista più personale, invece, il figlio di Audrey Hepburn, Sean Hepburn Ferrer, aiuta a fare luce sulla difficile infanzia della madre: dalla grave malnutrizione alla difficoltà della vita sotto l’occupazione nazista in Olanda.
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